Sabato 4 settembre, due nostri stereo tipi, Marco e Marina, si sono sposati e vogliamo qui fare loro i nostri migliori auguri per una vita felice e piena di musica.
Però vogliamo anche ricordare questo giorno per l’eccezionalità dell’evento. Questo Matrimonio è stato uno di quelli che come per quello di Renzo e Lucia vien da pensare “questo matrimonio non s’ha da fare” causa l’emergenza Covid, l’attesa di un tempo che lo permettesse e l’instabilità vissuta in questo anno e mezzo. Arrivarci è stato incredibile e la sua realizzazione tanto agognata lo ha reso ancor più significativo.
Si aggiunge che questo matrimonio non poteva limitare l’aspetto musicale a un solo strumentista o due per rendere la cerimonia solenne. Oltre a cantare con noi, la sposa suona nel quartetto di archi “Dulce in corde” e non era pensabile che in chiesa potessero mancare le due realtà musicali di cui i promessi sposi fanno parte.
Il miracolo è stato di esserci trovati, una sera in una chiesa, archi, coro e direttore di orchestra. Tutti insieme per suonare Mozart.
Insieme significa rivedersi, ascoltarsi, raccontarsi e fare finalmente della musica dal vivo. Un’apoteosi!
Per questo motivo non è stata una semplice festa di matrimonio ma un importante avvenimento sociale e culturale. Grazie Marina e Marco, la musica riparte grazie anche a voi.
Durante la cena la musica ha fatto di nuovo capolino allietando tutti gli invitati con gli auguri del nostro Tourdion e l’esecuzione del Quartetto americano di Dvorak eseguito dal quartetto Dulce in corde con naturalmente la sposa al suo posto.