Cantare insieme è sempre un balsamo per l’anima. Ogni tanto, però, capita di farlo in una cornice come quella della chiesa di Santa Maria Bianca a Lucca, in occasione del Venerdì Santo, e l’emozione si raddoppia – anzi, si triplica!
Nella tradizione cattolica il Venerdì Santo è il giorno del silenzio, dell’attesa della Resurrezione nell’ora più dolorosa. Il nostro canto ha voluto essere quindi raccolto e delicato, trascendendo il tempo e spaziando, tra gli altri, da un “Ave Verum” gregoriano all’ ”Ave Verum” di Poulenc, da De Padilla a Derecskei. Con l’aiuto della coreografia curata da Nicola Fanucchi, abbiamo ripercorso le tappe della Passione non in una Via Crucis lineare, ma in un avvicinarci e un allontanarci, per poi stringerci di nuovo, nella speranza che il pubblico non si sentisse statico ricevitore, ma partecipe del momento.
La musica si è alternata alle parole. Nicola, abilissimo regista e attore, ha narrato la Passione di Cristo, e non solo. Come hanno ricordato i testi di Barbara Schiavulli, la storia della crocifissione si ripete oggi tra le onde del Mediterraneo, nelle vite dei migranti abbandonati alla loro sofferenza. A loro vogliamo dedicare la commozione che ci ha accompagnato durante questo spettacolo, che abbiamo sentito importante e intenso.
A Nicola, a Barbara, a Don Lucio Malanca, al Maestro Stefano Teani e a tutto il centro di promozione musicale “Animando” va il nostro ennesimo, doveroso grazie.
A tutti voi che leggete va il nostro augurio di buona Pasqua!